Siete contenti di tornare per la seconda edizione del Zudek No Borders Euro Cup?
Siamo orgogliosi di poter far parte di uno dei più prestigiosi tornei d’Europa. Per i nostri giocatori questo torneo garantisce la possibilità di confrontarsi con realtà diverse, spesso migliori, dalle quale dobbiamo rubacchiare qualcosa per avvicinarci al loro livello.

Lo considerate un torneo importante nel panorama europeo?
E’ bastata una sola edizione per attestare questo torneo come un obiettivo per qualsiasi club che vuole confrontarsi con i top teams europei. La location, l’organizzazione e il livello delle squadre fanno di questo torneo una sorta di tappa dell’Eurolega giovanile a livello U16.

Quali sono le vostre aspettative?
Partecipano 5 club di Eurolega, 1 di Eurocup e poi ci siamo noi e Jadran…. Ma detto questo vogliamo provare a giocare l’ultima partita. Se vuoi competere, non puoi non partire per provare a raggiungere la finale.

C’è qualcuno nella vostra squadra che ritenete possa diventare un giocatore importante?
Il nostro è un gruppo molto nuovo, sono ragazzi che lo scorso anno facevano per la maggior parte un campionato regionale ma che stanno crescendo a vista d’occhio. Penso che tre ragazzi molto interessanti, anche per la nostra Nazionale giovanile, siano Andrea Cefis, Pietro Masaro e Nicolas Fajardo. Con loro c’è bisogno di pazienza, ma hanno grandissimi margini di crescita e sono ottime persone.

Quanti allenamenti svolgono i ragazzi a settimana e quante partite disputano?
Questi ragazzi si allenano 6 giorni a settimana, fanno 1 ora di lavoro fisico, 30 minuti di individuale e 90 minuti di lavori di squadra. La squadra però non è quella U16, il nostro settore giovanile è diviso in tre gruppi di lavoro dove l’età non è una discriminante. Di fatto, la squadra che vedrete in campo è una squadra che assieme non si è mai allenata.